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Il cavallo di Barbie: il boom di una vita spensierata a cavallo

Le avventure delle bambine dagli anni ’80 ad oggi possono prendere vita grazie al leggendario cavallo di Barbie.

Sì perché Barbie, la bambola più eclettica della storia, era in grado di immergersi in avventure con il suo cavallo, anzi, con i suoi cavalli: negli anni ’80 la bambola che ha fatto sognare generazioni di bambine divenne una provetta cavallerizza che ne montava diversi: Mattel, infatti, commercializzò questi splendidi compagni di giochi per incontrare la domanda delle piccole amanti di questo animale.

Dal cavallo chestnut, con le gambe articolate e la sella Western, al cavallo grigio con la criniera lunghissima e il passo Andaluso, ma anche il cavallo nero e il pony che apparteneva a Skipper, la sorellina di Barbie.

In una gamma incredibilmente dinamica, la bambola più famosa del mondo intraprese nuove discipline con la sua solita destrezza, dallo show jumping al cross country!

Come sempre, tutto quello che ha a che fare con Barbie deve essere perfetto: ogni dettaglio è studiato, perché come sappiamo, i dettagli fanno davvero la differenza. La scuola di equitazione con i box, gli steccati, i paddock perfino le balle di fieno, la carriola e i secchi! E non è tutto: Barbie è un’esteta precisa ed esigente, anche con i suoi cavalli. Qui, puoi avere tutto quello che vuoi per giocare ad accudire i suoi cavalli. Possiede tutti i tipi di accessori come le spazzole, la capezze e le redini, le staffe, i paraocchi. Barbie ha pensato a tutti gli accessori, dalle coperte a fiori, ai sottosella, paraglomi, bisacce… perfino agli ostacoli!

Naturalmente anche l’abbigliamento di Barbie e delle bimbe che cavalcano i pony deve essere disegnato e realizzato per adattarsi alla situazione: stivali da equitazione, da pioggia, cap, pantaloni e giacche da equitazione. Tutto, ma proprio tutto, in sintonia con le mode dagli anni ’80 in poi; in seguito si aprì alle nuove tecnologie che introdusse il cavallo interattivo: nel 2000, il cavallo che nitrisce e che si muove a comando e interagisce con i comandi a voce .

In breve, ogni cosa nel mondo di Barbie rappresenta molto di più dello sviluppo continuo negli anni: una vera rivoluzione per un mondo reso così irresistibile!

L’ “Horse Club” della Schleich e i suoi modellini dipinti a mano

E che dire dei modellini della Schleich® e del suo HORSE CLUB ?– Dove delle ragazze vivono una storia di amicizia condividendo l’amore per l’equitazione: una storia di amicizia e di amore per questo magnifico sport, che insegna già da giovanissime ad accudire con amore questi animali meravigliosi e nobili.

Modellini di eleganti cavalli dipinti a mano, attraenti scuderie di legno vero, grandi paddock ed una club house: un autentico paradiso per cavalieri!

Soldatini a cavallo: pezzi unici e speciali

Un altro nostalgico tuffo nel passato ci porta ai soldatini a cavallo: al “Museo del Cavallo Giocattolo” di Como si può ammirare una collezione di pregevoli soldatini di piombo a cavallo dipinti a mano. Sono parte della collezione “Nuremberg”: nota dapprima per i soldatini bidimensionali, chiamati soldatini “piatti “. In seguito fabbricate tridimensionalmente in scale 1:32, ognuno sta su una piccola base alta circa 4cm e cavalca uno splendido destriero. 

La bellezza di questi irresistibili e spesso antichi compagni di gioco non sta solo nel loro aspetto, ma anche all’idea vincente di poterli assemblare, incollando insieme gli elementi e soprattutto di poterli dipingere!

Qui entriamo nel campo complesso ed intrigante del modellismo e della creatività: milioni di ragazzi in tutto il mondo divennero abili artigiani ogni volta che aprivano uno di questi pacchetti magici .

La piccola scatola che comprendeva i pezzi dei soldatini, completa di un pennello e vernice per dipingerli, era un tesoro che apriva un mondo: un mondo di avventure future il risultato di un lavoro fine e delicato che nelle mani dei bambini, trasformava degli oggetti fabbricati in serie in esemplari preziosi ed unici, unici perché personalizzati.

Non è difficile immaginare che questi oggetti, che combinavano una certa abilità manuale ad un lavoro industriale, conquistarono allora e conquistano tuttora il mondo degli adulti.

Basta vedere le varie collane di soldatini di piombo editi negli anni anche in edicola per rendersene conto: dai negozi specializzati alle vendite online, ogni canale è buono per acquistare, vendere scambiare e paragonare i piccoli eroi che, prima di piombo e poi di plastica, fecero cavalcare l’avventura di immaginazione di generazioni di ragazzini.

My Little Pony: un successo cosmico

Quelli di noi che sono stati abbastanza fortunati da vedere la serie Netflix “The Toys That Made Us” (i giocattoli della nostra infanzia) che andò in onda qualche anno fa, non poterono fare a meno di meravigliarsi del fatto che avrebbero potuto diventare ricchi solo perché in possesso di una collezione di giocattoli.

E questo vale ancora di più con i “My Litttle Pony”! Deliziosi animaletti a quattro zampe, immersi in un mondo da favola che indossano i colori dell’arcobaleno.. forse già allora un simbolo di inclusione?

Questi cavallini colorati parlavano ed interagivano con gli umani. Vivevano a “PonyVille” una piccola città fondata da dei pony terrestri, che aperti anche a pegasi ed unicorni, hanno conquistato il mondo dei piccoli.. e non solo, al punto che per un certo periodo superarono perfino le vendite della Barbie

Lo sapevi che “My Little Pony” ha un mondo tutto suo con un “fanbase” enorme di adulti?

In un articolo pubblicato su “La Repubblica” nel 2013 si parlò del fatto che i fans di “My Little Pony” fossero soprattutto maschi giovani provenienti da tutto il mondo: di solito coloro che seguono un fenomeno di massa. Perfino un documentario spiegò la storia delle loro vite e delle loro passioni: fra costumi di peluche e buone sensazioni.

In Italia esiste una comunità digitale con migliaia di “followers” dall’America ad Israele. Essi sostengono che questi cavallini professino i valori dell’amicizia e dell’inclusione (ecco il perché dell’arcobaleno). Essi non hanno altra guida spirituale che loro, i piccoli pony multicolore, tanto amati dalle bimbe negli anni ’80 del secolo scorso, che si sono inaspettatamente trasformati in profeti di pace ed amore.

La loro estesa e variegata comunità di fans, viene radunata sotto il nome “Brony” per comprendere la vastità del fenomeno, devi solo pensare alla convention che si svolge ogni anno negli Stati Uniti, detta BronyCon, il cui unico scopo è far radunare i fans. Essi sono adulti di tutte le età, non solo bambini con i genitori, vestiti come i loro protagonisti preferiti, e si riuniscono tutti una volta l’anno per celebrare il fantastico mondo di Twilight Sparkle e compagni.

Si pensa inoltre che, dietro il loro mondo colorato ci sia una passione dettata dal desiderio di superare la depressione, esclusione sociale ed il bullismo. Molti di queste persone intervistate ammettono di avere riscoperto la gioia di vivere immergendosi nel mondo fatato dei “My Little Pony“. In breve, amicizia, altruismo, pace e molti altri valori sono dominanti nel loro magico mondo arcobaleno.

Spirit, Cavallo Selvaggio.

Non potevamo assolutamente dimenticare un altro notissimo personaggio equino “Spirit, Cavallo Selvaggio” ribelle del film “Stallion of the Cimarron” La sua action figure è andata oltre in termini di tecnologia perché si poteva premerne il muso e la figura reagiva con movimenti ed effetti sonori, ed era un must fra i “millennial”.

Premendone inoltre un pulsante sulla schiena, permetteva di fargli alzare la gamba anteriore o alzarsi sulle gambe posteriori. Le sue gambe erano completamente articolate in modo che potesse correre e saltare, simulando suoni realistici di galoppo.

La sua criniera era così morbida che poteva essere pettinata ed intrecciata nei modi più realistici e creativi possibili, ed era corredata da una varietà di accessori.

Ed inoltre, ovviamente, c’era anche la possibilità di costruire delle ambientazioni ispirate al cartone animato: ogni cosa incoraggiava il gioco creativo, ancora più che nel passato, grazie al continuo progresso tecnologico che riesce tuttora ad unire e valorizzare l’immaginazione ed il gioco interattivo.

Così, con Spirit, i bimbi divennero, se non lo fossero già stati, amanti dei modellini in plastica di cavalli, ma anche di quelli veri, così sembrò dall’aumento di piccoli cavalieri frequentanti le scuderie in quei periodi. Fu così che compresero che la passione per i cavalli andasse oltre l’equitazione in sé. Libertà, spirito selvaggio, empatia, passione, tutto ebbe un senso e crebbe grazie alla relazione terapeutica creatasi con questo splendido amico e, perché no? compagno per la vita… Se non è una coincidenza che il cavallo giocattolo fu amato dai bimbi di tutte le età, è il cavallo vero che è il più adatto per la “pet therapy” in tutti i casi in cui ci sono difficoltà a relazionarsi con gli altri.

Così, per migliaia di anni, i cavalli hanno stimolato il senso di positività di coloro che si avvicinavano a questi animali, diventando compagni indispensabili, e se non sai o non puoi cavalcare, c’è sempre posto per i giochi e per l’immaginazione.

Certamente fra tutte le animazioni “equine” con le loro action figure e gadgets, il mondo dei cavalli ha costantemente guadagnato nuovi fans … e chissà , magari anche qualche futuro campione!

https://www.lineaunika.it/en/a-world-of-games-on-horseback/

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